10 luglio 2019. Una data che ricorderò per sempre.
Oggi abbiamo infatti firmato il rogito della nostra meravigliosa casa dei sogni e ne siamo ufficialmente proprietari.
Anticipo la domanda: non ci entreremo domani. Gli attuali proprietari devono giustamente avere il tempo di traslocare e noi di fare qualche lavoretto quindi se siamo proprio ottimisti possiamo sognare di festeggiare il Natale nella nostra nuova casa, ma è molto più probabile che ci entreremo nel 2020.
Non temete, vi terrò aggiornate su tutti i progressi, lavori, scelte di arredamento, ecc… Ho già anche chiesto una consulenza online ad una super architetta e vi racconterò ogni dettaglio!
Ma le frivolezze le lascio per i prossimi post.
Questo purtroppo lo scrivo con la presunzione che possa essere utile a chi sta pensando di comprare casa.
Perché anche se la casa dei nostri sogni da oggi è nostra, l’esperienza d’acquisto con l’Agenzia Immobiliare è stata UN INCUBO. E voglio condividerla con voi sperando possa essere utile ed evitare qualche mal di pancia a qualcuno. Intanto stiamo parlando di Tecnocasa, non è un segreto. Ho sentito dire di tutto su di loro. Chi si è trovato bene, chi mediamente chi malissimo. Diciamo che la terza categoria sembra essere la più popolata. Diciamo anche che non brillano per la scelta di agenti professionali, educati o con una buona cultura. Ma vabbè.
Noi, nello specifico, ci siamo trovati molto male arrivando a sentirci moralmente truffati.
In sintesi, tutto bene fino alla firma della proposta d’acquisto. Atteggiamenti da amiconi, grandi battute a volte di dubbio gusto, pacche sulle spalle e soprattutto tanto entusiasmo (loro) per aver abbassato il prezzo di vendita di 50k euro.
Visto che noi non siamo gli sprovveduti che credono abbiamo sempre saputo che il prezzo mostrato sull’annuncio era stato semplicemente gonfiato in modo eccessivo e la perizia ci ha dato ragione: la casa vale esattamente ciò che la paghiamo.
Qui si presenta il primo grande problema. L’agente che fino a quel momento ci ha seguiti – che poi sembra sia stato destinato ad un’altra filiale – ci ha sempre garantito, senza possibilità di incomprensione, che avremmo saldato le commissioni al momento del rogito. Le sue parole, ripetute più volte nel corso delle trattative sono sempre state “Ragazzi, voi non dovete tirare fuori un centesimo prima del rogito! Notaio, Agenzia e Banca… pagherete tutto il giorno del rogito!”.
E noi – ingenui, sì – ci fidiamo e intanto firmiamo montagne di fogli che ci vengono messi davanti, alcuni leggendoli con più attenzione altri di corsa perché venivano da loro liquidati con “pura formalità, poi tanto sapete che ci mettiamo d’accordo su tutto”. È stato qui che abbiamo firmato il documento che ci impegnava a saldare le commissioni non al rogito ma al preliminare. Ma non lo scopriamo subito.
Quando si inizia a parlare di contratto preliminare l’agente ci dice “e quel giorno dovreste saldarci anche le provvigioni”.
Cosaaaa? Avevi detto al rogito!
“Ma a voi cosa vi cambia prima o dopo? Dovete pagare adesso”.
Per inciso quando è successo questo il rogito era ancora previsto per un generico “entro il 31 dicembre”. Pagare le commissioni 6 mesi prima cambia eccome per il nostro bilancio!
Facciamo notare che più e più volte ci è stato detto che avremmo dovuto pagare al rogito e l’agente bel bello tira fuori il documento in cui ci impegnavano a firmare al preliminare. Certo, legalmente quel documento ha più valore di qualsiasi parola. Ma dimostra quale sia lo stile e la chiarezza con cui lavora questa agenzia.
Perché dire “non tirerete fuori un soldo fino al rogito” anziché essere sinceri da subito? Immagino che in questo modo convincano molte più persone a firmare la proposta d’acquisto “tanto non devi tirare fuori un soldo per molti mesi”. Cerchiamo di capire se è possibile ragionare con gli agenti, che nel frattempo sono diventati due perché si è aggiunta una spalla.
Niente, non ammettono MAI l’errore. Negare di averci ripetutamente detto una cosa è la più grande mancanza di rispetto per il cliente è segno di totale assenza di professionalità.
Non solo non ammettono neanche una volta di aver ripetuto infinite volte quella frase ma ci dicono anche “ragazzi, se siete in difficoltà economiche facciamo che pagate una parte adesso con fattura è una parte a luglio senza fattura”.
Non ho voluto sentire altro, io in nero non pago neanche le pesche al contadino! Ho compilato l’assegno per il valore totale delle commissioni, fino all’ultimo centesimo, gliel’ho consegnato e abbiamo lasciato l’ufficio dopo aver firmato il preliminare di vendita.
Visti questi fatti abbiamo iniziato a rivedere tutti i documenti in nostro possesso. Scopriamo di non avere nessun preventivo ufficiale del notaio ma solo delle cifre scarabocchiate a penna dall’agente su un foglio di appunti. Quindi non abbiamo certezze circa questo costo. Cosa copre? La cifra è con o senza IVA? E questo notaio, a cui noi pagheremo una sostanziosa parcella, perché si rifiuta di parlarci al telefono facendoci rispondere seccamente dalla segretaria “c’è un’agenzia che fa da intermediario, non dovete chiamare”? Per inciso, abbiamo richiesto la relazione notarile – obbligatoria per ottenere il mutuo con la banca che abbiamo scelto – l’11 aprile e al 23 maggio non c’era ancora traccia di tale relazione. Noi intanto friggevamo perché avevano 45 giorni di tempo per arrivare alla delibera del mutuo poi la casa avrebbe anche potuto essere rimessa in vendita.
Dal momento che non sopporto i lavori fatti male e le situazioni poco chiare comunico a Tecnocasa che procederemo al rogito con un nostro notaio e non con quello inizialmente ipotizzato (quello proposto da Tecnocasa e da noi accettato).
A questo punto l’agente si altera non poco al telefono e quando gli dico che senza formale preventivo e incarico non procederemo con il loro notaio, lui arriva a dirmi “tu sei una malata di mente, solo una malata di mente”.
Per quello che vale ho fatto esposto in caserma per ingiuria. Che a star zitti la si da solo vinta ai bulli.
Come mai ha sbroccato così? Forse il fatto che noi non volessimo più avere a che fare con loro (commissioni saldate fino all’ultima, esci dalla nostra vita Tecnocasa!) sommato al fatto che abbiano scombinato piani con il notaio che segue tutte le loro pratiche (ci saranno stati in ballo dei soldi? Chi può dirlo!) ha fatto partire l’embolo dell’insulto a questo omino gretto e anche un po’ maschilista.
Chi pensa che avrebbe dato del malato di mente anche al programmatore, alzi la mano.
Altre chicche sparse.
La perizia immobiliare è stata svolta in nostra assenza volutamente, senza avvisarci, pur sapendo perfettamente che non solo avremmo voluto esserci ma che la banca stessa ci aveva richiesto di presenziare.
Quando ho chiesto a Tecnocasa di inviarmi a mezzo raccomandata l’originale della registrazione del preliminare, la loro cortese risposta, a fronte di migliaia di euro di commissioni già saldate é stata “il compromesso decido io se inviartelo o no e non te”. Chapeau!
“Vi serve un mutuo al 100%? No problem, noi conosciamo il perito e facciamo mettere un valore di perizia 20% più alto così voi comunque ottenete un mutuo 100%…” – No grazie!
Fra l’altro facendo il mutuo attraverso l’agenzia di intermediazione finanziaria del gruppo Tecnocasa ci avrebbero imposto assicurazioni e prodotti finanziari che non sono assolutamente obbligatori per legge. L’unica assicurazione obbligatoria per accedere ad un mutuo è quella scoppio/incendio e a noi costa meno di 120€ all’anno.
Tutte le altre – vita, invalidità, ecc – valutate voi liberamente se e quando farle ma non fatevele imporre dai soggetti meno adatti a vendervele.
Abbiamo scelto Banca Etica e abbiamo avuto un regolare mutuo 100% con fondo Consap. Banca Etica è una realtà che ci ha positivamente colpiti e siamo davvero felici di essere diventati non solo clienti ma anche soci.
Ciliegina sulla torta: quando ho contattato l’ufficio qualità del gruppo Tecnocasa per far presente l’accaduto mi hanno risposto, senza troppa cortesia “noi siamo solo un franchising di marchio, ogni agenzia è autonoma ed ha un suo titolare quindi non interveniamo mai su questo tipo di problemi, non ci riguardano“. Bene, se i clienti scontenti o furiosi non li riguardano capisco tante cose. Sono totalmente disinteressati alla reputazione del loro marchio.
E quando ho detto “allora l’unico mezzo che mi resta per far sentire la mia voce sono le recensioni negative” mi è stato risposto in modo sibillino “faccia quello che crede, noi agiremo di conseguenza”… Ecco scoperto, forse, di cosa si occupa l’ufficio qualità.
Spero davvero che la nostra esperienza possa essere utile a qualcuno e spinga ad essere più attenti di quanto siamo stati noi e a pretendere sempre di avere tutto scritto chiaramente a costo di sembrare noiosi: non fidatevi solo della parola dei venditori e del loro atteggiamento amichevole.
Però… la casa dei nostri sogni é nostra.
Festeggi con noi? Prometto, da ora in avanti, post più leggeri e pieni di bacheche Pinterest.
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